degemar

Fontana di Trevi

La mossa scogliera in Travertino, animata da essenze vegetali e animali scolpiti, vivificata dallo scorrere copioso dell’acqua, è realizzata al pari delle sculture da artisti di ambito berniniano come Maini, Pincellotti, Bracci, Della Valle.

Questi insieme con uno stuolo di artefici dalle diversificate specializzazioni furono dal Salvi magistralmente diretti e organizzati.
Nella parte centrale l’ordine unico corinzio, tipologicamente riferibile agli archi di trionfo romani, ripartisce lo spazio in riquadri laterali con le sculture e i bassorilievi relativi alla storia della scoperta e della conduzione dell’acqua Vergine.

fontana di trevi
san pietro

Colonnato di San Pietro

L’effetto avvolgente e imponente che suscita il colonnato di San Pietro è lo stesso che vollero realizzare il Papa e il Bernini.
Dal punto di vista tecnico parliamo di un’opera che ha richiesto oltre quarantaquattromila metri cubi di travertino. La pietra arrivava dalla vicina Tivoli sia via terra che via fiume.
Le statue sono realizzate in travertino e sono state lavorate dai collaboratori di Bernini.

Casale del Bernini

Il casale venne costruito nella prima metà del ‘600 per rifornire del miglior travertino la fabbrica di San Pietro. Alcune fonti affermano che vi soggiornò spesso il Bernini, da qui anche il nome di Casale Bernini, ma è anche conosciuto come “Casale Nuovo” per distinguerlo dal “Casale Vecchio” del il Barco d’Este.

In seguito fu usato come colonia penale per i condannati ai lavori forzati nelle cave di Travertino, come ricordano ai suoi lati le torrette a forma di garitta provviste di feritoie.

casale bernini
colosseo

Colosseo

Per costruire l’anfiteatro vennero utilizzati diversi materiali, tutti facilmente reperibili nelle vicinanze di Roma: il travertino delle cave di Tibur, oggi Bagni di Tivoli, per i pilastri principali, pavimento e facciata esterna (per il trasporto del travertino venne costruita apposta una strada); blocchi di tufo per gli altri pilastri; laterizi per i pavimenti e i muri; cemento per le volte.

Pantheon

Dai resti rinvenuti a circa 2,50 metri sotto l’edificio alla fine del XIX secolo, si sa che questo primo tempio era di pianta rettangolare con cella disposta trasversalmente, più larga che lunga costruito in blocchi di travertino rivestiti da lastre di marmo.
Davanti a esso si trovava un’area scoperta circolare, una sorta di piazza che separava il tempio dalla basilica di Nettuno, recintata da un muretto in opera reticolata e con pavimento in lastre di travertino.

pantheon
teatro di marcello

Teatro di Marcello

Fu Augusto che diede al travertino un carattere nobile, che infatti fu utilizzato per costruire le parti più esterne ed appariscenti del Teatro Marcello. Anche la storia di Augusto è in parte collegata a Tivoli, viste le sue visite al Santuario di Ercole Vincitore.

Fu inaugurato nel 23 a.C in nome di Marco Claudio Marcello, erede designato da Augusto, ma morto prematuramente. Il teatro poteva ospitare circa 15.000 spettatori e fino a 20.000 in condizioni di massimo affollamento.

La facciata sobria e in travertino rappresentò un modello di riferimento per ogni teatro romano futuro.

Torna in alto